sabato 2 agosto 2014

Casa delle Culture ospita il maestro Biffarella

Pubblichiamo qui di seguito il comunicato stampa emessa dall'ACM, alla conclusione dell'inaugurazione:

Si è svolta Domenica, nello spazio all'aperto di fronte alla Casa delle Culture, la cerimonia di inaugurazione della mostra personale del maestro Mario Biffarella.

Un'occasione straordinaria di incontro tra decine di artisti del territorio e un folto pubblico, colto e interessato. A presentare l'artista è stato il presidente dell'ACM, Ing. Farid Adly, che ha illustrato il progetto Alchimia della Bellezza e invitato gli artisti a partecipare al prossimo appuntamento artistico de respiro nazionale: "Rassegna d'Arte La Sicilia a Milano", che si terrà ad Ottobre alla Casa delle Culture e i tre premiati andranno ad esporre una propria personale al Palazzo dell'EXPo di Milano, nelle sale del Mud Museum, dal 6 al 20 Dicembre 2014. Un'occasione unica per lanciare nella città della Cultura italiana gli artisti che fanno riferimento alla realtà siciliana.

La presentazione dell'artista è stata realizzata in forma di intervista per far scoprire il significato di ogni quadro, oltre all'ammirazione della capacità tecnica e la dimensione stilistica del maestro. Un dialogo che ha sviscerato i segreti del pennello dell'artista mistrettese che vanta recensioni di grandi esponenti della storia dell'arte e della critica artistica, come Giulio Carlo Argan e Federico Zeri.

"Nei suoi lavori, - ha detto il presidente Adly - Biffarella esprime l'inquietudine dell'Uomo d'oggi di fronte al disastro causato dal sistema capitalistico; mettere al centro il profitto ha trasformato la massa in individui schiavi, per arricchire sempre pochi potenti. Nella sua pittura trova uno spazio notevole la figura femminile, non soltanto per decantarne la bellezza estetica, ma anche per denunciare lo sfruttamento del corpo della donna al servizio del potere, come ben delineato nel quadro "Re di Denari", dove il rospo non si trasforma inn principe".

Durante la cerimonia è stato presentato il Corso di Disegno condotto dal prof. Giovanni Spinicchia che partirà dal 13 Settembre 2014 fino a Maggio 2015.

L'ACM ha premiato la dott.ssa Elisa Pagano, nel laureata in Storia dell'Arte con 110 e Lode all'Università di Palermo. E' stato un momento commovente quello della consegna della Pergamena di riconoscimento al merito e la donazione di due libri, uno dei quali scritto dalla pittrice Rosetta Marino, presente alla cerimonia.

Dopo il taglio del nastro e la visita ammirata alle opere, l'ACM ha offerto un rinfresco e un buffet, per continuare il confronto con la gioia del palato.

Ringraziamo anticipatamente, per l'attenzione e l'ospitalità.

Lo Staff Comunicazione ACM

(per vedere le foto dell'evento, si deve scorrere la pagina fino in fondo. Grazie!)





Mario Biffarella

è  nato a Mistretta (Me). Dopo l’Istituto d’arte a Santo Stefano di Camastra e l’Accademia di BB.AA. a Firenze e Palermo, ha conseguito l’abilitazione e ha insegnato Educazione artistica nelle scuole medie; vincitore di concorso, ha lasciato la scuola per dirigere il Museo Civico del suo Comune:  In questo contesto per oltre 23 anni ha lavorato, per la difesa del patrimonio culturale  e artistico del territorio, organizzando e partecipando a numerose iniziative e manifestazioni. Ha organizzato diverse Personali e partecipato a innumerevoli collettive e concorsi ottenendo molti premi e riconoscimenti ;  ha illustrato libri di storia, poesia, arte…;  è stato assieme ad altri, socio fondatore dell’associazione Nebrodi Arte di Sant’Agata Mil. Ha realizzato e restaurato importanti opere d’arte in luoghi e chiese della sua Città.
Nel 2013, è stato insignito del premio alla carriera alla “Dicembr Art”, presso palazzo Minoriti a Catania.


Note critiche

“… Artisti come Biffarella hanno l’esigenza di interpretare  il mondo presente, con tutte le sue tragedie,  ingiustizie  e  orrori,  per filtrarlo, con la sensibilità di cui sono dotati e riproporlo con il linguaggio simbolico-figurativo  alla lettura di tutti.  In questo senso l’arte ha avuto  e  ha  ancora una funzione:  Egli non lavora narcisisticamente  per se stesso e le proprie tasche, facendo uscire dalla finestra della torre d’avorio  “ capolavori d’arte” da versare nelle “teste vuote della massa” attraverso le parole incomprensibili di certa critica.  Senza sentirsi depositario di verità assolute, propone invece  argomenti di riflessione, col fine ultimo di ritrovare l’armonia perduta, la bellezza,  la semplicità della natura umana, l’amore universale.  Poco importa se per realizzare un’opera  ci vuole troppo tempo, lui dice sempre: “per me fare un quadro è una esperienza, come scrivere un libro, anche nel corso di anni: perché allo scrittore è  consentito e a me no?”  In questo “ processo magico” Biffarella, come i grandi artisti del passato è un comunicatore che utilizza le immagini del suo tempo: I personaggi della  cronaca, le immagini degli strumenti tecnologici che cambiano nel bene e nel male la  vita; utilizza il linguaggio figurativo,  nella dimensione  di un tempo unico dove passato e  presente  sono già scritti… “.   
Giorgio Toselli

“… Già da qualche tempo è in corso un dibattito sulla rivalutazione dell’espressione figurativa: la cosiddetta “Nuova Maniera”, ripropone anche il recupero del mestiere e della qualità tecnica. In questo ambito il lavoro di Mario Biffarella si potrebbe definire di realismo simbolico. Ma a differenza di certi esempi meramente imitativi e quindi anacronistici, nelle sue opere si realizza un’interessante sintesi tra la narrazione della contemporaneità e taluni concetti di filosofia esistenzialistica… Certi accostamenti tra mito e simbolo, certe notazioni ironiche e dissacranti danno esiti surreali ed offrono diverse chiavi di lettura…”.
Giulio Carlo Argan – 1992


“… I dipinti di Mario Biffarella posseggono un certo qual spirito trasgressivo, che gli fa toccare espressioni davvero notevoli…”. 
Federico Zeri – 1992


“Sfruttare e governare sono la stessa cosa” - riflette Proudhon - la pittura di Biffarella è innervata dalle categorie dell’alienazione in un iconismo che si erge con piglio accusatore contro i “poteri”. Il monopolio economico-politico trova riprovazione in un’espressione mitica e mistica, divenendo archetipo sacrale di uno scenario estetico-teologico illusorio e dissimulatorio. Sulla superficie della rappresentazione, l’imporsi di un “pensato” eccede nella radicalizzazione della protesta sino a trasfigurare il reale in un’aurea di severa immobilità. Mario organizza lo spazio visivo ri-trovandosi da fruitore nell’intrascendibilità di un prospettivismo simbolico che, indugia ad annichilire ogni apparente assiologia mediante la potenza accentratrice dei particolari. La bellezza come perfezione intrinseca s’incarna oggettivandosi: eroica e carnale, delirio del vizio e della virtù, voluttuosa, perversa e impotente. L’humus immaginativo restituisce dalla filosofia, il dubbio e l’incertezza, polarizzando la vita alla morte nell’annientamento della coscienza personale.
Felicia Lo Cicero


Contatti: 

Mario Biffarella
Via Tolomei, 28 – Mistretta (Me)
Tel. 0921.381390 – 338.1329588


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